AZAG italiano

Yahya vede la situazione della gente di Gaza. Il ragazzo è abbastanza grande da avere alcuni ricordi della vita a Gaza nel 2009. Sua madre, suo zio, e alcuni vicini sono morti in quell’anno. Con la sua amica Isra, ha immaginato di raccogliere i bambini in giro e fare qualcosa per migliorare la sorte del suo popolo. Da allora, ogni volta che possono, alcuni giovani (spesso devono portare con loro i più piccoli di cui sono responsabili) si riuniscono vicino la sua casa in rovina, in un cortile deserto dove si trovano i detriti di legno, di pietre e altri frammenti della città a brandelli, fanno a loro un rifugio aperto. Insieme, hanno gettato un occhio sulla vita quotidiana di un mondo senza libertà.
Da lì, si reinventano la realtà a loro misura.